Collezione: Fontana Lucio

(Rosario di Santa Fe 1899 - Comabbio 1968)

Pittore, ceramista e scultore, Lucio Fontana è il fondatore del gruppo degli astratti italiani, famoso come l’artista che taglia le sue tele con un colpo di coltello con l’obiettivo di “aprire lo spazio”. Nelle sue opere esplora tutti gli aspetti della materia per giungere a un’arte epurata.
Dal 1939 al 1945 si rifugia a Buenos Aires e lancia una “protesta artistica” contro la guerra. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, si impone con un gesto risolutivo che graffia, perfora, buca e talvolta lacera lo spazio della tela o della carta.
Nel 1946 con il Manifesto bianco annuncia la fine della tela dipinta e l’affermarsi di un’arte più mobile e dinamica. L’anno successivo pubblica il Manifesto spaziale; annuncia la fine dell’arte, dipinge delle astrazioni interstellari e realizza dei monocromi.
Nel 1960 ritorna alle forme semplici, dipinte o scolpite.
In galleria sono raccolte alcune sue serigrafie originali a colori appartenenti a due serie. Quelle della serie “Teatrini” sono composte da due fogli di cui uno, sagomato irregolarmente, funge da quinta scenica ed è sovrapposto a un altro fustellato con piccoli fori variamente disposti nella pagina. Alcune opere della serie “Concetti spaziali” presentano buchi fustellati, altre sono stampate su foglio di acetato trasparente.