La galleria Elena Salamon a Torino

La Elena Salamon Arte Moderna è una piccola galleria nel centro storico di Torino. Attiva dagli anni Cinquanta, è ormai un punto di riferimento per gli appassionati di arte moderna, contemporanea e giapponese.

Stampe originali moderne, contemporanee, giapponesi

La galleria è specializzata in stampe e litografie originali dei grandi maestri del Novecento e in stampe giapponesi del periodo Ukiyo-e e Shin-hanga, con qualche incursione nell’arte contemporanea e nella street art. A guidare la scelta degli artisti e delle opere sono esclusivamente criteri di qualità, certezza della provenienza e stato di conservazione.

Matisse e Chagall in vetrina

Garanzia di autenticità

Fin dagli anni Cinquanta la famiglia Salamon ha introdotto l’abitudine di fornire ai propri clienti, per tutte le opere vendute, una garanzia di autenticità con precise informazioni sui riferimenti dei cataloghi ragionati, tirature, stati, stampatori ed editori.

Le informazioni bibliografiche, critiche e iconografiche che accompagnano ogni opera sono redatte alla luce degli studi più recenti. Inoltre la Elena Salamon Arte Moderna è in grado di fornire valutazioni su tutti i settori di competenza della galleria, sia ai fini assicurativi che commerciali o conservativi.

I clienti della galleria sono assistiti non solo in occasione di acquisti e cessioni, ma anche nel vaglio degli interventi destinati alla conservazione e alla valorizzazione delle singole opere e delle raccolte. La galleria si appoggia a diversi studi di restauro, fornendo assistenza per indirizzare e sovraintendere con professionalità ogni tipo di intervento.

La galleria Elena Salamon a Torino

Una storia di tre generazioni

La storia dei Salamon, come galleristi, inizia negli anni Cinquanta quando il nonno Ferdinando apre a Torino la prima galleria. Da molti anni collezionista di stampe di grande pregio, trasforma questa sua passione in un lavoro che, condotto con la moglie, lo porta a curare importanti mostre per la GAM di Torino (Piranesi nel 1961 e L’incisione europea dal XV al XX secolo nel 1967). Scrive Il conoscitore di stampe nel 1960 (due edizioni per i Saggi di Einaudi e una terza edizione ristampata otto volte tra il 1986 e il 2009 per Allemandi) e La collezione di stampe nel 1971 per Mondadori, che conosce tre ristampe.

Dal 1966 la direzione passa alla moglie Teresa Villa Salamon, vera e fondamentale anima della galleria. Insieme ai tre figli cura mostre di altissimo livello tra cui Hokusai nel 1969, Mantegna nel 1970, Dürer nel 1971 (mostra interamente prestata al Comune di Milano per l’esposizione a Palazzo Reale). Nei primi anni Settanta i tre figli intraprendono strade attigue ma indipendenti. Gian Alvise si dedica all’arte moderna e contemporanea, Silverio prosegue il cammino nella casa madre, Harry a Milano, poi coadiuvato dai figli, si dedica principalmente a dipinti e stampe antiche.
Racconta Elena Salamon: «Gian Alvise, mio papà, ha collaborato con la biennale di Venezia e nella sua galleria a Torino ha curato mostre monografiche di Mirò, Tapies, Hartung, De Chirico, Morandi, Picasso, Campigli, Carrà, Corot, Ensor, Renoir, e collettive con gli artisti dell’Arte Povera e della Transavanguardia». Nel 2002 esce postumo il suo saggio edito da Allemandi, Il piacere di collezionare stampe contemporanee.

Mostre monografiche curate in collaborazione con L’Arte Moderna di Gian Alvise Salamon tra il 1990 e il 2000: De Chirico, Sutherland, Felice Casorati, Carrà, Campigli, Ensor, Marino Marini, Chagall, Matisse, Picasso e Miró.

Mostre curate dal 2002 a oggi:
Monografiche su artisti del Novecento: Matisse, Miró, Chagall, Warhol, Calder, Picasso, Braque, Dealunay. 
Monografiche e collettive su artisti giapponesi: Hokusai, Hiroshige, Utamaro, Hasui.
Monografiche su artisti contemporanei: Alice Serafino.
Collettive: Reciproche influenze tra gli impressionisti e i manga di Hokusai; Questo avrei potuto farlo anch’io: dall’arte astratta all’informale; Argille selvatiche. Luoghi, radici e memorie.