Collezione: Salvo (Salvatore Mangione)
(Leonforte 1947 - Torino 2015)
Salvo, pseudonimo di Salvatore Mangione, è un’artista italiano i cui lavori e la cui ricerca sono caratterizzati da tendenze quali la ricerca dell’io, l’autocompiacimento narcisistico, il rapporto con il passato e con la storia della cultura. In alcune sue opere infatti l’artista inserisce con fotomontaggi il proprio volto su immagini tratte dai giornali e trascrive copie di romanzi in cui mette il proprio nome al posto di quello dei protagonisti (per esempio Salvo nel paese delle meraviglie da Carroll).
Nato in Sicilia, si trasferisce con la famiglia a Torino, che diventa la sua città d’adozione e dove frequenta gli artisti che operano nell’ambito dell’Arte Povera. Dall’inizio degli anni ‘60 dipinge e si mantiene vendendo a poco prezzo ritratti, paesaggi e copie da Rembrandt e Van Gogh.
Si occupa anche di lavori fotografici ed esegue lapidi in marmo su cui sono incise parole o frasi; si tratta di opere che, seppur maturate nel contesto dell’Arte Povera, mostrano nelle connotazioni monumentali e arcaicizzanti un carattere peculiare e precorritore della sua futura ricerca.
Nel 1973, anno della svolta, torna alla pittura per non abbandonarla mai più, con il recupero delle tecniche tradizionali. La citazione di opere antiche non implica la sola copia ma il rifacimento in chiave semplificata, dove l’artista talvolta inserisce se stesso con il procedimento dell’autoritratto.
Dal 1976 elabora una serie di paesaggi in cui propone, con colori squillanti, cavalieri tra rovine architettoniche e visioni di colonne classiche, viste in vari momenti del giorno e della notte. Tra la fine del 1979 e il 1980 dipinge una serie di paesaggi con case di campagna, chiese e monumenti, in cui compaiono alberi d’ispirazione giottesca e vegetazioni prima quasi inesistenti. Negli anni successivi la sua pittura si rivolge al soggetto delle pianure, introducendo un nuovo taglio prospettico nei suoi paesaggi. Trascorre molto tempo a Costigliole d’Asti, tra Langhe e Monferrato, i cui paesaggi collinari si ritrovano nelle sue opere recenti.
Innumerevoli sono le mostre a lui dedicate in gallerie e musei di tutto il mondo.
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SALVO (SALVATORE MANGIONE), Uno strano cocktail, 1991
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SALVO (SALVATORE MANGIONE), Paesaggio, 1990
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SALVO (SALVATORE MANGIONE), Notturno, 1991
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SALVO (SALVATORE MANGIONE), Dopo la nevicata, 1990 ca.
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SALVO (SALVATORE MANGIONE), Marzo, 1990 ca.
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SALVO (SALVATORE MANGIONE), Primavera, 1990
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SALVO (SALVATORE MANGIONE), La valle, 2000
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