Saremo aperti venerdì 27 dicembre h. 15-10, sabato 28 dicembre 10-14, giovedì 2 gennaio 15-19. Grazie e Auguri a tutti!

REMBRANDT HARMENSZOON VAN RIJN, La presentazione al tempio, ca. 1639-1640

REMBRANDT HARMENSZOON VAN RIJN, La presentazione al tempio, ca. 1639-1640

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Acquaforte e puntasecca originale. Bibliografia: Bartsch 49; Biörklund 40-1; Hollstein (White and Boon) 49; New Hollstein 184 v/v; Hind 162. (mm. 213x283).

Splendida prova nel quinto stato su sei, impressa su carta vergellata databile verso la metà del 1700. In perfetto stato di conservazione con margine di circa 2 mm tutt’intorno oltre l’impronta del rame.

Nel tempio, sulla destra Maria è inginocchiata con Simeone che tiene in grembo il bambino. Al centro la profetessa Anna si trova nel raggio di luce che proviene da destra. Sopra la sua testa batte le ali la colomba dello Spirito Santo, mentre a terra verso sinistra siede un cane. Il fondo del tempio è illuminato e pieno di gente.

“Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio:

«Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».

Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima».
C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza,
era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui.” Nuovo Testamento, Luca 2, 25-52