Alice Serafino
Sono solo lune di carta
Alice Serafino
20 ottobre – 20 novembre 2023
Inaugurazione: venerdì 20 ottobre dalle 18.00
Sono davvero emozionata nel presentarvi la personale di Alice Serafino, cinquanta opere uniche e originali, intitolata Sono solo lune di carta. A dieci anni dalla sua prima mostra, Piccoli mondi a contatto del 2013, Alice torna a raccontarsi, nella nostra piccola galleria, con una retrospettiva artistica e intima degli ultimi quattro anni, che propone una ricerca inedita in cui la cianotipia* si mescola al collage e all’acquerello. Quando prima dell’estate sono andata nel suo luminoso studio ho visto tantissime prove, ritagli, progetti: di fronte ai miei occhi avevo proposte bellissime e diverse l’una dall’altra, eppure riconoscevo in tutte l’immediata poesia di Alice. Così dalla Wunderkammer di questa artista dei fotogrammi, ho selezionato cinque percorsi.
QB da leggere sia cubi che quanto basta. Cubi come le campiture colorate ad acquerello che, abbinate ai ritagli di mani, suggeriscono allo spettatore diversi e possibili stati d’animo. Quanto basta come l’ingrediente che nelle ricette non necessita di grammature precise, lasciando libero chi le prepara di dosarne la quantità per un gusto ogni volta unico e personale.
L’acquerello e il collage definiscono anche la serie Prati, fatta di lunghi fili d’erba dipinti in cui figure ritagliate si addentrano con la loro curiosità instancabile, il loro desiderio di scoprire giardini segreti e di diventarne parte. E poi la sezione Sandman, ricordo e raffigurazione dell’omino del sonno che nel folklore nordico porta sogni felici cospargendo di sabbia magica gli occhi dei bambini che stanno per addormentarsi.
Il richiamo all’infanzia si svela nelle tavole di Out of the blue (“improvvisamente” in inglese) in cui i protagonisti sono quasi tutti bambini, interpreti prediletti dell’arte di Alice Serafino, che guarda il mondo con lo stesso immediato stupore. Il titolo descrive la meraviglia e lo sbigottimento provati di fronte a un evento inatteso: questi personaggi “sbucano dal blu” di cieli, di spruzzi, di pozzanghere e di galassie in cui perdersi. «La cianotipia» racconta Alice «è una tecnica semplice e molto versatile con la quale ho lavorato spessissimo progettando nel dettaglio, con meticolosa precisione, intere serie come Naturalia, Lune e Bambù e Minuscule. Il rigore che ha caratterizzato i miei primi anni di lavoro con la cianotipia nelle opere di Out of the blue si è ridimensionato, lasciando spazio all’impulsività e all’immediatezza del gesto e a volte anche al caso. Come nei sentimenti puri di gioia e divertimento dei bambini, le emozioni non si riescono a contenere, le corse nei prati, i salti nelle pozzanghere e gli schizzi di acqua e sabbia dei giochi tra le onde non lasciano indifferenti neanche i margini bianchi della carta, che infatti ne rimangono intrisi».
Pose iconiche da dive del cinema, piedi nudi a mezz’aria, collant seducenti e gambaletti alla garçon: ecco infine la serie Lunatiche, un ironico quanto serio inventario di tutte le donne che una donna può essere.
«Questi quattro anni» dice Alice parlando del suo lavoro «sono stati per me un vero e proprio giro di boa. Contemporaneamente agli avvenimenti globali che hanno stravolto l’esistenza collettiva e intimamente turbato le vite individuali, per questioni personali ho attraversato un lungo periodo di alternanza tra attività e profonda introspezione. Tutto questo non poteva che riflettersi nel mio lavoro. L’evoluzione è stata fisiologica. Invece di continuare a catalogare il mondo, il mio sguardo si è spostato all’interno. Come a cercare quella minuscola scintilla che, nonostante tutto, coraggiosa e ostinata, continua a brillare».
Alice Serafino è un’amica e a mio parere un’artista straordinaria. Quando guardo il bambino che salta nella pozzanghera vedo il bambino ritratto, ma anche me stessa bambina che si divertiva allo stesso modo. Se vorrete accogliere la profonda poesia di queste opere, vi confronterete con emozioni che appartengono all’umanità tutta, e che potrete interpretare secondo il vostro personalissimo sentire.
* La cianotipia è un antico metodo di stampa fotografica che sfrutta l'azione di due sali di ferro i quali, miscelati insieme e spennellati su una superficie, reagiscono ai raggi UV dando vita all'immagine fotografica dal tipico colore Blu di Prussia.
Biografia e premi di Alice Serafino (Pinerolo, 1980)
Alice è un’artista visuale che lavora principalmente con materiali preesistenti (sia naturali che artificiali). Ama le vecchie fotografie e gli oggetti che spesso diventano materia prima dei suoi lavori.
Le tecniche che utilizza prevalentemente sono la cianotipia, il fotogramma, l’incisione e il collage.
Dopo essersi laureata all’Accademia di Belle Arti ha continuato ad approfondire la propria ricerca negli ambiti della fotografia, dell’illustrazione e della grafica.
Negli ultimi anni ha esposto i propri lavori sia in Italia (Torino, Genova, Roma, Cagliari, Milano, Bologna, Venezia, Trieste) che all’estero (Istanbul, Praga, Londra, Budapest).
Ha vinto numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2018 a febbraio il Premio N.I.C.E. Paratissima Bologna e a novembre il Premio Art Gallery Paratissima Torino. Nell’ottobre del 2019 il Premio Be Art Builder alla IV edizione del Premio Internazionale di Arte contemporanea LYNX. Nel febbraio del 2021 viene selezionata tra i finalisti del Premio Arte Laguna e le sue opere vengono esposte negli spazi dell’Arsenale Nord di Venezia a ottobre 2021 insieme alle altre opere finaliste.
La Elena Salamon Arte Moderna ha ospitato altre tre personali di Alice: la già citata Piccoli mondi a contatto nel 2013, Buio, luce e meraviglie nel 2016 e Con la testa tra le nuvole nel 2019.
Vive e lavora a Pinerolo.