Collezione: ASTRATTISMO, SPAZIALISMO E OPTICAL ART

Perché di fronte a un’opera astratta rimaniamo spesso dubbiosi e ci sembra di non comprenderla appieno? E perché allo stesso tempo siamo inconsapevolmente catturati da questo tipo di rappresentazione?
Nel libro Arte e neuroscienze. Le due culture a confronto, il premio Nobel per la medicina Eric R. Kandel usa la parola “riduzionismo” riferendosi all’attività di scomporre concetti e forme complesse nelle loro componenti essenziali: gli scienziati usano il riduzionismo per risolvere un problema complesso, mentre gli artisti lo sfruttano riducendo le immagini ai loro elementi essenziali di forma, linea, colore o luce.
Le opere di questa sezione dedicata all’astrattismo, allo spazialismo e alla optical art, evocheranno inevitabilmente delle emozioni. La memoria, l’attenzione, le aspettative e le associazioni visive che ognuno di noi ha appreso e interiorizzato, attribuiranno però allo stesso concetto diversi significati aggiuntivi molto personali. Interpretando ciò che vediamo in modo soggettivo, contribuiremo a “creare” l’opera d’arte. Il nostro cervello, cioè, prenderà l’opera e la completerà a modo suo per dare un senso a ciò che vediamo.